T.A.R. Napoli: il diniego di visto di reingresso è “atto nullo” quando il lavoratore straniero abbia ottenuto l’annullamento del diniego di rinnovo del permesso di soggiorno a causa del quale fu espulso e la sentenza di accoglimento sia passata in giudicato. Egli ha diritto ad agire “per ottemperanza” (art.112cpa) al fine di ottenere il proprio rientro in Italia e la Questura sarà tenuta a rideterminarsi sulla istanza di soggiorno “ora per allora” (garantendo il contraddittorio che era stato illegittimamente omesso).

⏱ Tempo di lettura < 1 min Va premesso che la sentenza della sezione che ha annullato il diniego di permesso di soggiorno di cui è stata chiesta l’ottemperanza non è “auto esecutiva” e quindi il ricorso per l’ottemperanza di essa è ammissibile. Tale sentenza infatti produce effetti sia ripristinatori che conformativi: sotto il primo profilo, l’annullamento del diniego di permesso di soggiorno comporta […]

TAR Campania: la pericolosità sociale del cittadino straniero deve essere valutata all’attualità e l’intervenuta estinzione del reato è sopravvenienza valutabile a mente dell’art. 5, comma 5 TUI

⏱ Tempo di lettura < 1 min a cura dell’Avv. Valentina Mercadante Il giudizio di pericolosità sociale deve essere formulato indefettibilmente secondo i criteri di attualità e concretezza, con riferimento all’effettivo grado di disvalore riconducibile alle condotte commesse dallo straniero al fine di garantire che il provvedimento reiettivo sia funzionale a garantire “la neutralizzazione di una minaccia per l’ordine pubblico o la sicurezza dello[…]

TAR Campania: il provvedimento di revoca delle misure di accoglienza ha carattere sanzionatorio, pertanto, è onere della Prefettura notiziare l’interessato dell’avvio del procedimento a tutela del contraddittorio endoprocedimentale.

⏱ Tempo di lettura < 1 min a cura dell’avv. Valentina Mercadante Il decreto di revoca delle misure di accoglienza, per il suo carattere sanzionatorio e il suo effetto di privazione dei mezzi occorrenti a far fronte alle più elementari esigenze di vita, presuppone la previa comunicazione dell’avvio di inizio del procedimento per dar modo all’interessato di fornire eventuali difese e giustificazioni. L’omessa comunicazione[…]