La Corte di Appello di Catanzaro, definitivamente pronunciando secondo la disciplina pre-Salvini (d.l. n. 113/2018), riconosce la protezione umanitaria al ricorrente cittadino bengalese il cui rimpatrio, oltre a farlo regredire a condizioni economiche di bisogno, gli precluderebbe il libero esercizio di diritti fondamentali di libertà e di sicurezza.

⏱ Tempo di lettura < 1 min La Corte ritiene che sussistano i presupposti per il riconoscimento di tale forma di protezione internazionale, secondo la disciplina anteriore al d.l. n. 113/18, in relazione ad un duplice profilo: a) il rischio concreto che l’uomo, ormai inseritosi stabilmente e proficuamente nel tessuto sociale e lavorativo italiano, possa regredire, in caso di rimpatrio, a condizioni economiche e […]

Tribunale di Napoli: La sola previsione come reato delle relazioni omosessuali, unitamente alla forte omofobia diffusa nel Paese di provenienza del richiedente asilo, è sufficiente ai fini del riconoscimento dello status di rifugiato.

⏱ Tempo di lettura < 1 min a cura della Dott.ssa Martina Onesto La previsione come reato delle relazioni omosessuali, unitamente alla forte omofobia diffusa in Nigeria, acuitasi dopo la promulgazione nel 2014 della legge per la messa al bando delle unioni fra persone dello stesso sesso [Same Sex Marriage (Prohibition) Act], costituiscono certamente una privazione del diritto fondamentale di vivere la propria sfera[…]

Accompagnamento alla frontiera del cittadino straniero: la “crocetta” non esaurisce l’obbligo di motivazione incombente sul Giudice della convalida.

⏱ Tempo di lettura < 1 min a cura dell’Avv. Luigi Migliaccio Non è sufficiente “barrare la casella” relativa al generico richiamo dei presupposti di legge, ma la convalida dell’accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica (art. 13 co. 4 T.U.I.), impone che il provvedimento giurisdizionale adottato all’esito dell’udienza camerale prevista dall’art. 13 co. 5 bis T.U.I. sia motivato e rechi “gli elementi[…]