Ricongiungimento e diritto all’unità familiare. La tutela giurisdizionale contro il silenzio del Consolato: il ricorso ex art. 30 TUI.

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Il silenzio-inadempimento tenuto da una Pubblica Amministrazione sulla richiesta di visto di ingresso in Italia a seguito di intervenuto rilascio di nulla osta al ricongiungimento familiare è soggetto al controllo giurisdizionale del G.O., senza che l’azione proposta ai sensi dell’art. 30 d.lgs 25 luglio 1998 n. 286 costituisca impugnazione in senso tecnico, ma trattasi di azione di accertamento avente ad oggetto il diritto soggettivo dell’istante a conseguire il titolo di ingresso in Italia al fine di realizzare il ricongiungimento familiare.

Legittimato passivo nei giudizi relativi al rilascio di visto d’ingresso (anche familiare) è il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, mentre la legittimazione attiva sorge in favore di ciascuno dei congiunti interessati alla riunificazione del nucleo familiare

Se, durante l’azione, il visto viene rilasciato ricorre un caso di soccombenza virtuale e il Ministero resistente va condannato alle spese processuali.

Tribunale di Roma, la sentenza del 27.05.2022

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