È fondato il diritto alla protezione internazionale per essere inequivoco il fatto che la ricorrente sia stata vittima di tratta, sottoposta a mutilazione genitale femminile di secondo tipo (la classificazione OMS) e che possa essere vittima di re-trafficking in ipotesi di rimpatrio. Tali dati costituiscono una forma distinta di persecuzione, che ricade all’interno della definizione di rifugiato ex Convenzione di Ginevra del 1951, potendosi qualificare l’appartenenza al genere femminile quale l’appartenenza ad un determinato “gruppo sociale” rilevante per l’invocata convenzione.
IOM – INTERNATIONAL ORGANIZATION FOR MIGRATIONS, The Causes and Consequences of Re-trafficking: Evidence from the IOM Human Trafficking Database, 2010
IOM – INTERNATIONAL ORGANIZATION FOR MIGRATIONS, The Causes and Consequences of Re-trafficking: Evidence from the IOM Human Trafficking Database, 2010
Entrando più nello specifico, le aree in cui vengono maggiormente reclutate le donne sono Edo State (nelle zone rurali di Benin City, dove appunto la ricorrente è nata ed ha vissuto fino al suo espatrio) Delta State e altri Stati come Ondo, Lagos e Abia. L’età media delle donne reclutate varia tra i 17 e i 28 anni.
Sulla tratta delle donne – dal reclutamento in Nigeria, allo sfruttamento sessuale in Europa – si rinvia a EASO, Nigeria – Sex Trafficking of women 2015
Tribunale di Venezia, sezione specializzata in materia di immigrazione, decreto n.5344/2023 del 11.04.2023