Il Tribunale di Roma riconosce lo status di rifugiata alla richiedente nigeriana vittima di “trafficking”, violenze ed abusi in Libia, a rischio di MGF e in pericolo di re-trafficking in Nigeria, per essere stata accertata un’ipotesi di pericolo persecuzione per appartenenza ad un determinato gruppo sociale.

⏱ Tempo di lettura < 1 min

Va riconosciuto lo status di rifugiata alla richiedente cittadina nigeriana ai sensi degli art.7 e 8 del D.lgs. 251/07 per il rischio persecutorio che costei correrebbe in ipotesi di rimpatrio in ragione dell’appartenenza ad un determinato gruppo sociale, in particolare donna già trafficata e a rischio di stigma, di re-trafficking e di violenza nonché di mutilazioni genitali femminili.
In merito alla pratica di MGF, si rappresenta che da fonti esterne (Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna) è riscontrabile la circostanza che le mutilazioni genitali siano praticate dalle comunità d’appartenenza e sono difficilmente contrastabili da soggetti vulnerabili e privi di supporti esterni.

Il Tribunale Ordinario di Roma, decreto accoglimento del 11.07.2022

Scarica qui il provvedimento