Il Giudice di Pace non può compiere un’autonoma valutazione sull’esito della domanda di protezione: il richiedente è inespellibile.

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È affetto da violazione di legge il provvedimento del G.d.P. emesso nell’ambito della opposizione a decreto di espulsione in cui, invece di dare atto della inespellibilità attuale fino all’esito del contestualmente pendente giudizio di riconoscimento della protezione internazionale, il giudicante compia una propria, autonoma e prognostica valutazione negativa, sulla accoglibilità della domanda di protezione, sulla base dei precedenti penali del richiedente, sulla cui base decida immediatamente l’opposizione, reputando non necessario attendere l’esito del giudizio sulla protezione internazionale per definire il giudizio di opposizione al decreto di espulsione.

Massima a cura del dott. Daniele Casola

Cassazione Civile, ordinanza n.25964 del 16 novembre 2020

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