A cura dell’avv. Valentina Mercadante
Va accordata tutela cautelare al lavoratore straniero titolare di ditta individuale quando nel diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro autonomo, pur in presenza di un adeguato requisito di reddito e pur senza che risultassero altri profili ostativi, sia erroneamente motivato da una valutazione di irreperibilità non supportata da idonei accertamenti.
Il Giudice d’Appello ha altresì specificato che la ditta individuale (quando trattasi di piccoli lavori in muratura) non necessita di una sede adeguata diversa dalla residenza come invece ritenuto dalla PA, in relazione alle sue dimensioni ed al tipo di attività.
Ritenuto, quindi, il sussistere del fumus boni iuris e del periculum in mora, ha ordinato il tempestivo riesame della domanda di rinnovo del permesso di soggiorno da parte dell’Amministrazione.
Va accordata tutela cautelare al lavoratore straniero titolare di ditta individuale quando nel diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro autonomo, pur in presenza di un adeguato requisito di reddito e pur senza che risultassero altri profili ostativi, sia erroneamente motivato da una valutazione di irreperibilità non supportata da idonei accertamenti.
Il Giudice d’Appello ha altresì specificato che la ditta individuale (quando trattasi di piccoli lavori in muratura) non necessita di una sede adeguata diversa dalla residenza come invece ritenuto dalla PA, in relazione alle sue dimensioni ed al tipo di attività.
Ritenuto, quindi, il sussistere del fumus boni iuris e del periculum in mora, ha ordinato il tempestivo riesame della domanda di rinnovo del permesso di soggiorno da parte dell’Amministrazione.
Il Consiglio di Stato; ordinanza n.00288/2023 del 23/01/2023